Le lenti a contatto possono essere utilizzate da tutti anche da bambini, con poche eccezioni. La valutazione della lente e la tipologia deve essere stabilita da uno specialista. Nel corso del tempo sono state studiate varie tipologie di lenti, capaci di correggere difetti visivi.
Concentreremo l’attenzione sulle lenti più comuni.
Lenti morbide: chi può usarle?
Per la loro composizione di polimeri e una grossa percentuale di acqua (dal 38% al 75%) si dicono morbide o idrofile e si adattano meglio all’occhio. Questo tipo di lente va sostituito frequentemente per evitare la formazione di depositi proteici e di sostanze estranee sulla loro superficie che possono originare fenomeni allergici e d’intolleranza è prudente infatti effettuare una buona manutenzione e un ricambio frequente del disinfettante oculare, per evitare infezioni o reazioni allergiche. La morbidezza della lente garantisce una maggiore adattabilità cornea e lo spessore garantisce una buona ossigenazione della cornea.
Le lenti semi rigide: chi può usarle?
Le lenti semi rigide vengono fabbricate con polimeri, ma permettono l’ossigenazione delle cornea facilmente. Si diversificano dalle lenti morbide anche per i tempi di sostituzione e per una mautenzione e pulizia più accurata. Vengono indicate dagli specialisti per chi riporta problemi con astigmatisto o ferite alla cornea. Vengono consigliate visite periodiche dal proprio specialista.
Lenti rigide: chi può usarle?
Sono costituite dal PMMA. Questa composizione rende la lente più rigida e può essere meno confortevole di altre. Richiedono di un periodo di adattamento maggiore (anche oltre 10gg) e correggono i stessi difetti delle semi rigide, quali la miopia, l’astigmatismo e ipermetropia.
La lente rigida può correggere l’astigmatismo o le irregolarità corneali, come il cheratocono. Tali lenti a contatto correggono problemi di visione mantenendo la loro forma, sono più resistenti e hanno di conseguenza una maggiore durata. A causa della sua composizione e della non possibilità di farsi attraversare dall’ossigeno, la lente è più fastidiosa e provoca avvolte anche un disagio visivo.
Le lenti a contatto rigide gas-permeabili sono consigliati in casi gravi di cheratocono, o irregolarità della superficie oculare. Le lenti a contatto rigide gas permeabili sono più traspiranti rispetto alle lenti morbide e il rischio di infezioni oculari è ridotto.
Lenti cosmetiche.
Questo tipo di lente viene utilizzato e associato per cura dell’immagine oltre ad essere correttive.
In alcuni casi, possono coadiuvare il trattamento di alcune patologie come l’ambliopia o le opacità oculari.
Questo tipo di lente si divide in:
Le lenti morbide idrofile colorate, che variano parzialmente il colore dell’iride, e le lenti morbide cosmetiche che alterano completamente il colore dell’occhio e contengono una grossa percentuale di colorante che diminuisce anche la permeabilità della lente e di conseguenza minor apporto alla cornea di ossigeno; ciò costituisce un limite per la condizione di utilizzo.
Le lenti sclerali rigide cosmetiche sono invece una gamma di lenti speciali utilizzate per problematiche estreme.